L'U.C.P.I. ed i nuovi corsi di tecnica e deontologia

Segnalo che si è tenuto lo scorso sabato (15.11.14) a Roma all’Hotel D’Azeglio l'incontro  che ha visto presenti circa ottanta rappresentanti delle scuole territoriali dell’UCPI. Nel corso dei lavori è emerso in modo più che evidente l’entusiasmo e l’impegno delle nostre scuole a garantire sul territorio quella indispensabile formazione di base dei giovani penalisti. Il  convegno ha anche affrontato le problematiche connesse alla prossima entrata in vigore del nuovo schema di decreto legislativo sulla difesa di ufficio  che, raccogliendo le indicazioni dell’UCPI, ha previsto anche la modifica dei  Corsi di tecnica e deontologia che si svolgeranno su base biennale con una totale di incontri della durata non inferiore a novanta ore. 

Nello specifico si è ribadito e condiviso il ruolo delle Scuole Territoriali, organi delle rispettive Camere Penali, delegate alla formazione di base degli avvocati penalisti, ed in particolare alle trasmissione ai giovani colleghi di quella cultura della difesa dei diritti delle persone che caratterizza la stessa esistenza dell’ Unione delle Camere Penali.

 

Come previsto dal Regolamento UCPI (art.6-7) è compito delle Scuole l’organizzazione sia del tradizionale “Corso di formazione tecnica e deontologica dell’avvocato penalista”, che di tutti quegli eventi (corsi di aggiornamento, seminari, convegni, giornate di studio etc.) necessari per garantire la formazione continua prevista dalla legge professionale.

 

E’stata evidenziata, pertanto, la necessità di un forte collegamento tra le singole Scuole Territoriali a cominciare dal contesto territoriale (distrettuale e regionale) oltre che a livello nazionale. Collegamento finalizzato ad una collaborazione reciproca ed a valorizzare, mettendo in comune esperienze e risorse, quelle iniziative, pur diversificate, realizzate dalla singole Camere Penali in questi ultimi 10 anni, che costituiscono un patrimonio prezioso da non disperdere.

In tal senso è stata prevista la creazione di una rete finalizzata a far circolare tutte le informazioni, le iniziative ed i programmi, fra tutte le Scuole, promuovendo anche ulteriori momenti di confronto anche sul territorio.  E’ emersa anche la necessità di monitorare attraverso le Scuole, e in collaborazione con il neo costituito osservatorio sui giovani penalisti, la effettiva situazione e le esigenze dei giovani colleghi in un momento di grave difficoltà per l’accesso alla professione.  Durante i lavori si è anche sottolineata la necessità di rispettare quegli adempimenti apparentemente burocratici, previsti dall’art.8 del Regolamento, relativi alla comunicazione alla Giunta degli eventi e delle iniziative organizzate dalle singole Scuole. Comunicazioni ritenute sempre necessarie, (non solo in caso di richieste di accreditamento degli eventi tramite l’UCPI presso il CNF), proprio al fine di conoscere e far circolare il contenuto e le modalità degli eventi formativi organizzati. Il Corso di formazione tecnica e deontologica dell’avvocato penalista ed i necessari adeguamenti alle modifiche dell’art. 29 disp. att. c.p.p. previste nello schema di D.Lgs. approvato il 30 ottobre u.s.  La intervenuta approvazione (nelle more dell’organizzazione dell’incontro del 15 novembre u.s.) da parte del Consiglio dei Ministri dello schema ministeriale del decreto legislativo sulla difesa di ufficio ha ovviamente condizionato il dibattito relativo all’aggiornamento dei programmi ed alla verifica finale dei Corsi di formazione tecnica e deontologica dell’avvocato penalista. 

Prima di entrare nel merito, è necessario premettere alcune precisazioni terminologiche essenziali.

 

a) Le Camere Penali con le loro Scuole non organizzano Corsi per difensori di ufficio ma appunto Corsi di formazione tecnica e deontologica del penalista, finalizzati a fornire i fondamenti della attività difensiva. Corsi che, inoltre, sono anche riconosciuti idonei per l’ iscrizione nell’elenco dei difensori di ufficio;

 

b) In tutti i nostri Corsi non si tengono lezioni di tipo parauniversitario, ma incontri in cui avvocati penalisti che esercitano da diversi anni con continuità e qualità (alcune volte anche altri soggetti particolarmente qualificati come magistrati od esperti), trasmettono ai giovani le loro esperienze.

 

Pertanto, termini come lezioni e docenti dovranno essere eliminati.

 

Passando al tema della verifica del programma del Corso di formazione tecnica e deontologica del penalista, lo stesso è ancora collegato a quanto previsto dal Piano Programmatico Nazionale per la formazione continua predisposto dalla Giunta della Unione il 28 gennaio 2008 ed approvato dal CNF.

 

E’, pertanto, evidente l’esigenza di un aggiornamento, anche alla luce della nuova normativa prevista dal citato schema di Decreto legislativo, che ha modificato la durata del Corso previsto dall’art. 29 c.1 bis disp. att. c.p.p, trasformandolo in biennale con un minimo di 90 ore.

 

Su questo punto si è concordato di predisporre entro la fine dell’anno una bozza di programma minimo uniforme, che faccia tesoro anche dei contributi degli osservatori (Europa, Carcere, Indagini difensive etc.) su cui poi raccogliere le eventuali indicazioni delle Camere Penali e procedere alla definitiva approvazione da parte della Giunta e successivamente del CNF.

 

Si è anche precisato come lo schema di decreto legislativo recepisca, sostanzialmente per quel che riguarda la formazione dei difensori, proprio le proposte di modifica della normativa sulla difesa di ufficio formulate dall’UCPI, come la durata biennale del Corso (finalizzata a consentire ai partecipanti un percorso graduale con una verifica pratica di quanto appreso), e la previsione di una obbligatoria verifica finale.

 

Quest’ultima novità, testualmente definita “superamento di esame finale”, costituisce la modifica più interessante in quanto, superando tutte le attuali problematiche in ordine alla legittimità di quella prova finale prevista dal nostro Regolamento, ci auguriamo possa scoraggiare definitivamente quelle presenze “scalda sedia” finalizzate al conseguimento di patenti di difensore di ufficio da parte di soggetti spesso provenienti dal civile, interessati unicamente alla ricerca di nuovi settori di mercato che tanti problemi hanno creato negli ultimi anni nelle aule di giustizia.

 

Nel corso dei lavori è emersa, pertanto, la necessità di individuare precisi criteri per caratterizzare con un taglio strettamente pratico ed in modo uniforme le modalità del nuovo “esame finale” da proporre alla approvazione del CNF, a cui la nuova normativa ha delegato la verifica dei requisiti per la iscrizione nelle liste dei difensori di ufficio. Anche su tale punto si è concordata la medesima interlocuzione con le Camere Penali, definita per i programmi.

 

Alla luce pertanto di quanto emerso durante l'incontro che si è tenuto a Roma, appare opportuno, anche nell'interesse dei potenziali corsisti, attendere fino a gennaio i chiarimenti per poter avviare il corso in conformità ai nuovi parametri legislativi e ai suggerimenti che verranno dati dalla stessa U.C.P.I..

 

Siamo pertanto in attesa delle circolari da parte dell'U.C.P.I. per poi procedere con massima sollecitudine ad organizzare ed avviare  il III corso di tecnica e deontologia dell'avvocato penalista della nostra scuola.

Il responsabile della Scuola Territoriale di Bolzano

Avv. Alessandro Tonon